Covid, un anno di pandemia con LNWSI!
#OPENING sabato 20 marzo 2021
Stamattina mi sono alzato con questa idea qui: fare la playlist #OPENING de LNWSI! La New Wave Sono Io! con solo brani che nel corso di questo ultimo anno solare, avessero trattato il tema Covid, Quarantena, Distanziamento Sociale, Lockdown. Insomma, tutte quelle misure che abbiamo dovuto adottare per difenderci dal Virus.
Mi sono impegnato molto nella ricerca, tolte quelle che ricordavo per averle trasmesse nei nostri episodi de LNWSI!.
La zampa di Lulù sulla faccia
Di tracce musicali ne trovi tantissime e di tutti i generi. ma per essere sinceri, quasi tutte fanno mediamente cag…. scarse, sono scarse. E dire che mi ero anche alzato molto presto: alle 6 e non solo per preparare per bene l’episodio di questa sera ma anche perché ho una sveglia particolarmente convincente e ingombrante. è una cucciola di 5 mesi la mia Lulù ma è un Terranova di ormai 30 chili che quando appoggia la sua zampa sulla tua faccia sprofondata sul cuscino, fa capire che è ora di alzarsi. E non serve lavarsi la faccia, ci ha pensato Lulù.
Nonostante la difficoltà a reperire un numero sufficiente per qualità e quantità, ecco la nostra playlist per la #OPENING di questo nuovo episodio de LNWSI!.
Ne parleremo meglio durante la #OPENING ma ora, salite a bordo fratelli e sorelle qui c’è la vostra pillola rossa per restare con me e vedere quanto e profonda la Tana del Bianconiglio.
Danny Elfman – Love in the Time of Covid
Ho scartato decine e decine di tracce che in un modo o nell’altro trattavano di Covid, soprattutto perché molte sembravano delle copie simili a “We Are the World“, ovvero brani che restavano alla superfice di questo anno in era pandemica puntando all’emotività e non alle emozioni.
Le tracce di questa playlist, invece, mi hanno insegnato molto di più oltre ai facili slogan tipo “Andrà tutto Bene” o a qualche strofa da cantare tutti insieme dai balconi di casa.
In alcune di queste tracce esce fuori il tema della Diversità che col Covid ha esasperato i toni del Razzismo, del rifiuto dell’Integrazione e dell’Omofobia.
Diversità che quindi, secondo alcuni, non sono Ricchezza Culturale, non portano Crescita Sociale ma al contrario, abomini da combattere e di cui aver paura.
Le canzoni nate durante quest’anno di pandemia di questa #OPENING, in gran parte, di questo parlano: della Bellezza della Diversità e della Bellezza di renderla Normalità.
Lo ha fatto Danny Elfman che ha aperto LNWSI! di stasera con la sua “Love in the Time of Covid“, secondo di tre singoli, fino a questo momento, uscito l’11 febbraio di quest’anno, e se vi piace Danny Elfman, segnatevi sul calendario un appuntamento ogni 11 del mese, perché quello è il giorno che il fondatore di Oingo Boingo, farà uscire tutti i suoi singoli del 2021.
Con “Love in the Time of Covid“, Elfman affronta al suo solito modo ironico-horror, l’alienazione del vivere da soli confinati nel proprio appartamento durante il Lockdown, la ricerca dell’intimità secondo le regole del Distanziamento Sociale.
È un piccolo racconto che nella parte Visual, assolutamente indispensabile, è interpretato da Shrek 666, un’artista scozzese Transgender che da anni si esibisce come Orco e interpretando la mostruosità medioevale grazie all’uso del Latex con cui crea le sue trasformazioni.
blink-182 – Quarantine
Diversa è la chiave di lettura di “Quarantine” anche se il tema è lo stesso. Quei bamboccioni dei blink-182, la Quarantena, il Distanziamento Sociale lo mandano, senza troppi giri di parole, a quel paese. “Funking Quarantine” e lo fanno con la mostruosità del Punk… si fa per dire.
YUNGBLUD – weird
YUNGBLUD è tra gli artisti che più amiamo incontrare dentro i sentieri della LNWSI! per moltissime ragioni: principalmente perché lo riteniamo un artista con una grande capacità espressiva.
È la voce della nuova Generazione Zeta suburbana, arriva a cantare di Fluidità Sessuale, di Adolescenza LGBTQ+, di Violenza Sessuale e Armi, con l’irruenza di un caterpillar e, allo stesso tempo, la dolcezza di una carezza.
Nelle canzoni di YUNGBLUD c’è il profondo disagio creato dall’insicurezza e dalla bassa autostima. In “weird”, il secondo album di Dominic Harrison, questo è il suo vero nome, c’è tutto questo ma anche la sensazione che i momenti più bui e pesanti siano stati, in un qualche modo, superati.
Nella title track, infatti c’è una strofa che almeno in parte, ci da questa indicazione: “Non distruggere il tuo cervello / Andrà tutto bene“.
Ecco, l’andrà tutto bene a YUNGBLUD glielo perdoniamo ma solo perché è inglese e ci piace davvero tanto.
Arlo Parks – Black Dog
Chi va dentro diretta alle conseguenze sull’equilibrio mentale create dal Covid, è senza dubbio Arlo Parks.
Oltre ad essere un brano splendido, Black Dog è tra i più belli pubblicati nel 2020, è una canzone molto sentita dalla poetessa britannica tanto da essere nominata come ambasciatrice del CALM ente di beneficienza inglese che si occupa di sanità mentale.
CALM è l’acronimo che indica The Campaign Against Living Miserably. È quel famoso CALM citato nei meme del “Keep Calm” e qualcosa d’altro.
Tye Tribbett – We Gon’Be Alright
È passato poi “We Gon’Be Alright“, il Gospel del pluripremiato Tye Tribbett.
C’è poco da dire sulla canzone in sé. Poco perché è impossibile trovare l’aggettivo più appropriato a significare la bellezza di questa fusione con la hit Be Alright di Kendrick Lamar: una dichiarazione di grande bellezza, di luce e ottimismo nell’oscurità della pandemia.
Norman Kim – Just Like You
Ti ricordi del “siamo la stessa cosa ma diversi” dell’episodio passato della LNWSI!? Ecco, non c’è niente di meglio di “Just Like You” di Norman Kim per esprimere la Bellezza della Diversità.
per farlo prendo proprio le parole dell’artista nato in USA e di origine coreane, scritte il 14 aprile del 2020:
C’è molto razzismo violento anti-asiatico in tutto il mondo in questo momento. Sono arrabbiato e frustrato perché non posso fare molto per cambiare il modo in cui alcune persone percepiscono gli altri.
Prima della pandemia di coronavirus, ho girato un video musicale per la mia canzone ‘Just Like You’ nella speranza di creare qualcosa che celebri e abbracci la diversità ricordando alle persone che siamo più simili di quanto siamo diversi. Il piano originale era di pubblicarlo insieme al mio album completo il 5 giugno, ma sembra che ora sia il momento migliore per pubblicarlo nel mondo.
In quanto coreano-americano nato a New York con genitori della Corea del Sud, mi ero disgustato di me stesso e odiato la mia etnia per tutta la vita. Perché devo essere così invisibile? Perché non mi vedo in nessuno dei modelli di ruolo che mi portano a modellare?
Invecchiando, sono arrivato a capire il condizionamento dei media e cosa fa a una mente giovane. Ora mi sento più orgoglioso che mai del mio status di “minoranza” e ho costruito la mia intera identità attorno all’essere quello che sono nonostante sia esternamente diverso. Gli Stati Uniti sono un po ‘un’anomalia nel mondo e aspettarsi che tutti comprendano e accettino appieno le minoranze così come sono è un pio desiderio. Tuttavia, dobbiamo prima guardarci dentro e accettare noi stessi per non cercare l’accettazione così esteriormente. Spero che più giovani si amino così come sono, e spero che la maggioranza possa capire che in fondo siamo tutti uguali dentro.
Ho un padre. Ho una madre. Io sono proprio come te
Ho un colore come tutti gli altri. Siamo proprio come te.
Weezer – Hero
Anche in Italia abbiamo dedicato un pensiero ai medici e infermieri impegnati in prima linea nella guerra contro il Covid. Una guerra che conta oggi, più di centomila morti.
Gli abbiamo dato sostegno e fiducia, salvo poi toglierli anche, e senza un perché. Non so se qualcuno tra i cantanti di casa nostra ha pensato ad una canzone, nel caso chiedo scusa ma nella mia ricerca, non ne ho trovate di “passabili” per qualità, tanto che ho ripiegato su questa degli Weezer.
I Lavoratori Essenziali durante il Covid
Titolo emblematico, “Hero” con questa sorta di Catena di Sant’Antonio che parte da Rivers Cuomo, passando per le mani di “sognatori casalinghi, laureati Zoom, panettieri a lievitazione naturale e operai essenziali” fino a tornare tra le mani del frontman degli Weezer per ringraziare i “lavoratori essenziali” che si sono battuti e ancora lo fanno, in questa lunga crisi pandemica.
La traccia di per se , non è nulla di che, quanto di più classico e già sentito dalla band californiana ma è anche vero che era forse l’unica per chiudere con il nostro “Andrà Tutto Bene“.
Le versioni On Demand del nuovo episodio de LNWSI! La New Wave Sono Io! andato in onda sabato 20 marzo 2021 su Radio Città Fujiko e Radio Atlantide, le trovi su Mixcloud qui:
https://www.mixcloud.com/Massimo_Siddi/