Pillola Rossa: Il miracolo svedese
È un piccolo miracolo svedese quello accaduto in questi giorni. E se riusciamo, anche solo per un attimo, a non pensare alle brutture di questo mondo, forse riusciamo a trovare qualcosa di buono, qualcosa di bello anche tra le pieghe di queste terribili giornate.
È un piccolo miracolo svedese che ci arriva dalla musica che ci unisce ed è firmato da Robyn con la benedizione di Neneh Cherry e il featuring di Mapei. È un miracolo Pop che non poteva che nascere in Svezia, dove il Pop forse è stato – letteralmente – inventato e non da oggi, con Neneh Cherry e Robyn, gli sta dando un nuovo volto: fuori dai canoni del mainstream, libero ed indipendente.
Svezia, dove tutto inizia
Forse non ce lo ricordiamo ma Neneh Cherry è svedese, di nascita e di madre. Nata a Stoccolma da padre della Sierra Leone, il percussionista Ahmadu Jah e madre Monica Karlsson, pittrice, designer, stilista che poi assumerà lo pseudonimo di Moki Cherry dal suo compagno, il grande trombettista Don Cherry, patrigno di Neneh e padre di un altro nome noto della musica: Eagle-Eye Cherry. Senza poi dimenticare Titiyo, sorella di Neneh Cherry, figlia di Ahmadu Jah.
È qui, negli anni ’70, che Neneh Cherry cresce e vive, in una sorta di comune creata dalla madre e dal patrigno Don Cherry. Da quella “casa-scuola”, ancora adolescente, Neneh Cherry prende il volo vagando tra New York, Stoccolma e Londra, seguendo i tour del patrigno Don.
Londra è nel pieno dell’era punk e Neneh entra in contatto con le Slits di Ari Up; da qui attraverso New Age Steppers, entra nei Rip Rig + Panic, la costola più rappresentativa del mitico Pop Group.
Neneh Cherry on DBC
Neneh Cherry ha avuto anche un passato come DJ radiofonica, anche se non è ben chiaro con quale ruolo, esattamente. Ma con la Radio si è anche scontrata violentemente negli anni che la videro incontrastata “Regina del Pop“.
Nel West London, tra il 1980 e il 1984, esisteva una radio pirata, la DBC: Dread Broadcasting Corporation. Si dice sia stata tra le prime emittenti inglesi a trasmettere solo musica nera, se non proprio la prima. E qui, si dice, passavano nel programma di Ranking Miss P, personaggi come Joe Strummer dei Clash e la stessa Neneh Cherry, anche lei accreditata come la prima a portare il Rap in Inghilterra.
Sulle “relazioni violente” con la Radio, bisogna andare a quel primo grande successo contenuto nell’album di debutto del 1989, Raw Like Sushi, un vero è proprio capolavoro crossover, con quel singolo che l’ha lanciata in tutto il mondo: Buffalo Stance.
Negli Stati Uniti, invece, Neneh Cherry capisce che quel mondo, non fa per lei. Non è cresciuta e imparato ad essere quello che è, per scontrarsi col lato più squallido del music biz americano, dove era risaputo che per far passare la tua musica alla Radio, “si pagavano i DJ con prostitute e cocaina“.
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Il miracolo svedese
Questo articolo doveva uscire a marzo, proprio in concomitanza con l’uscita della cover di Robyn. Poi è rimasto qui, fermo nelle bozze. Fino ad oggi quando viene pubblicato, così incompleto, solo con l’aggiunta del video che fino ad ieri non c’era.
Non c’è una ragione vera, solo forse che ai miracoli non si può dare spiegazione.