Peter Murphy, Silver Shade – Ombre d’argento e risonanze dell’anima
<em>Peter Murphy durante una performance dal vivo. Immagine per gentile concessione del <a href="https://www.petermurphy.info/" target="_blank" rel="noopener">sito ufficiale di Peter Murphy</a>.</em>
Trasformare il passato in una nuova eco
Ci sono artisti che portano sulle spalle il peso del loro passato e altri che invece sanno trasformarlo, ogni volta, in un segno distintivo, in una risonanza nuova.
Peter Murphy appartiene senza dubbio a quest’ultima categoria. Il suo ultimo album, Silver Shade, uscito il 9 maggio, è un’incursione in un territorio familiare e al contempo inesplorato, una sorta di introspezione sonora in cui le ombre della sua storia si specchiano nelle sfumature argentee del presente.

Titolo dell’album: Silver Shade
Etichetta discografica: Metropolis Records
Fonte dell’immagine: Bandcamp di Peter Murphy
Identità ed emozioni in dialogo
Murphy, iconico ex-frontman dei Bauhaus, non ha mai abbandonato davvero l’ombra profonda che ha contribuito a creare negli anni ’80, eppure in questo album sembra emergere una nuova consapevolezza.
Nei testi di brani come Swoon e Meaning Of My Life, Peter ci guida con voce cupa e magnetica dentro labirinti emotivi, dove l’identità personale e l’immagine pubblica danzano incessantemente, scambiandosi continuamente di ruolo.
Entrambe le tracce rappresentano perfettamente la capacità dell’artista di esplorare temi profondi con sincerità e sensibilità mature.
Oscurità contemplativa
Se i Bauhaus erano oscurità e inquietudine gotica, il Murphy solista di oggi è più vicino alla contemplazione, pur mantenendo un filo sottile e nostalgico che vibra intensamente sotto ogni arrangiamento.
In Silver Shade lo stile musicale oscilla tra elettronica minimalista e chitarre rarefatte, una scelta estetica che crea lo sfondo ideale per riflessioni esistenziali, intime e mature, capaci di risuonare profondamente nell’ascoltatore.
Collaborazioni sorprendenti e produzioni ricercate
Tra le curiosità legate a questo lavoro, Peter ha collaborato con Adrian Utley dei Portishead, la cui presenza aggiunge un tocco di ulteriore sofisticazione all’intero progetto. La produzione, curata da Youth (storico bassista dei Killing Joke), conferma la volontà di Murphy di attraversare confini sonori senza timori reverenziali verso il proprio passato.
E poi ci sono le collaborazioni che non ti aspetti, come in Let The Flowers Grow, l’ultima traccia dell’album, scritta e con la partecipazione vocale di Boy George.
Il futuro live e le connessioni sonore
Guardando avanti, Murphy ha annunciato un tour europeo che partirà a fine estate, promettendo spettacoli in cui le tracce di Silver Shade dialogheranno con i classici della sua carriera, creando connessioni inaspettate e potenti.
Al momento non si conosco ancora le date del tour, così come se Peter Murphy toccherà con il suo live, anche l’Italia.
L’unica data ufficialmente annunciata è la sua partecipazione al festival M’era Luna, che si terrà sabato 9 agosto 2025 a Hildesheim, in Germania.

Un invito all’introspezione
Peter Murphy con questo album ci ricorda che le ombre non sono sempre luogo di timori, ma spazi necessari per ritrovarsi. Le ombre d’argento di Silver Shade non sono fredde, ma cariche di vita, memoria e possibilità future. In fondo, come canta lui stesso:
ogni riflesso è un invito a esplorare ancora un po’ dentro noi stessi
La tracklist completa di Silver Shade
- Swoon 05:16
- Hot Roy 03:45
- Sherpa 03:32
- Silver Shade 04:07
- The Artroom Wonder 05:00
- Meaning Of My Life 05:51
- Xavier New Boy 05:45
- Cochita Is Lame 04:29
- Soothsayer 03:27
- Time Waits 04:31
- Sailmaker’s Charm 06:26
- Let The Flowers Grow (with Boy George) 05:13
