R.E.M. e la libertà di espressione: un EP benefico per Radio Free Europe/Radio Liberty

Oggi, 3 maggio, in occasione della Giornata Mondiale della Libertà di Stampa, i R.E.M. tornano a far parlare di sé con un’iniziativa che unisce musica, memoria storica e impegno civile: un EP benefico a sostegno di Radio Free Europe/Radio Liberty, in occasione del 75° anniversario della sua fondazione.
Chi conosce i R.E.M. sa bene quanto la band di Athens, Georgia, abbia sempre avuto un forte senso critico, politico e culturale. Ma stavolta non si tratta solo di musica: si tratta di difendere la libertà di espressione in un momento storico in cui questa è nuovamente messa in discussione, e proprio da chi dovrebbe garantirla.

Radio Free Europe: una storia lunga 75 anni
Fondata nel 1950, Radio Free Europe (RFE) nacque come strumento di controinformazione durante la Guerra Fredda. A gestirla, dietro le quinte, c’era inizialmente la CIA, che la finanziava per trasmettere notizie libere ai paesi dell’Est Europa sotto controllo sovietico.
I suoi programmi erano destinati a raggiungere le orecchie di chi viveva sotto dittature, censura e propaganda, offrendo uno squarcio di verità in un panorama mediatico controllato.
I suoi programmi erano destinati a raggiungere le orecchie di chi viveva sotto dittature, censura e propaganda, offrendo uno squarcio di verità in un panorama mediatico controllato.
Oggi la sua esistenza, così come quella di molte altre voci dell’informazione e della cultura, sono minacciate dai tagli di Trump con la scopo di mettere a tacere e nascondere la verità.
La voce dei R.E.M. contro la censura
Per i R.E.M., questa non è una semplice iniziativa benefica. È un ritorno alle origini, nel senso più profondo del termine. Il brano scelto per questo EP è “Radio Free Europe”, il loro singolo di debutto, pubblicato nel 1981. Un brano che non solo ha segnato l’inizio della carriera della band, ma che portava già nel titolo una dichiarazione d’intenti.
“Che si tratti di musica o di libera stampa, la censura, ovunque, è una minaccia alla verità. […]
I giornalisti di Radio Free Europe fanno incazzare i dittatori da 75 anni.
Sai di fare il tuo lavoro quando ti fai i nemici giusti.”
— Michael Stipe
Un messaggio chiaro, diretto, urgente. E che oggi, nel 2025, risuona forse ancora più forte di quanto non facesse quarant’anni fa.
Un remix che guarda al futuro
Il brano è stato remixato da Jacknife Lee, produttore e musicista irlandese, noto per il suo lavoro con artisti come U2, Snow Patrol, Taylor Swift e, naturalmente, R.E.M. Il suo remix di Radio Free Europe è un’operazione che non guarda solo al passato, ma proietta il messaggio del brano nel presente, con una veste sonora nuova e potente.
Lee non è nuovo a progetti che mescolano passato e innovazione: il suo ultimo lavoro è un album realizzato insieme a Lol Tolhurst (The Cure) e Budgie (Siouxsie & the Banshees, Creatures), due figure leggendarie del post-punk britannico. Anche questo EP, dunque, è una connessione tra generazioni, tra militanze artistiche, tra voci che non si arrendono.
Un ascolto che è anche un atto politico
Acquistare e ascoltare questo EP non è solo un gesto da fan. È una dichiarazione di solidarietà verso chi ogni giorno rischia la vita per raccontare la verità. È un modo per ricordare che la libertà, anche quella di premere “play”, non è mai scontata.
E allora, buon ascolto.
E buona Giornata Mondiale della Libertà di Stampa, anche da parte dei R.E.M., la “più grande alternative band di tutti i tempi”, come tanti la definiscono con ragione.
Ancora una volta, la musica dice la verità.