Fever Ray – “The Year of the Radical Romantics”

Reading Time: 4 minutesFever Ray torna con “The Year of the Radical Romantics”, un album di rielaborazioni che trasforma le versioni live del tour 2023-2024 in un concept terapeutico profondamente personale. I personaggi di Radical Romantics si ritrovano in sessioni di terapia guidate dalla terapista Ebba, mentre brani storici come “I’m Not Done” e “Now’s The Only Time I Know” vengono reinterpretati con nuova energia. Un progetto che va oltre la musica, esplorando temi di salute mentale, identità di genere e guarigione attraverso l’arte.

La copertina del nuovo album di Fever Ray
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Album in uscita il 25 luglio 2025 via Mute Records

Fever Ray non smette mai di sorprenderci. Dopo il successo di Radical Romantics (2023), che aveva già dimostrato la sua capacità di reinventarsi mantenendo intatta la propria identità artistica, ecco arrivare “The Year of the Radical Romantics” – un album di rielaborazioni che è molto più di una semplice raccolta di reinterpretazioni.

Un Viaggio Terapeutico tra Presente e Passato

The Year of the Radical Romantics” è un album di rielaborazioni registrate in studio con la formula “live-to-tape”. Dreijer ha lavorato con la sua touring band – Minna Koivisto alle tastiere, Romarna Campbell alla batteria, Maryam Nikandish e Helena Gutarra a keytars e vocals – per riprendere e sviluppare le versioni dei brani che avevano creato durante il tour mondiale “There’s No Place I’d Rather Be” (2023-2024).

Il risultato è un ponte sonoro che attraversa l’intera discografia di Fever Ray: dal debutto del 2009 a Plunge (2017) fino al recente Radical Romantics. Non si tratta di semplici reinterpretazioni, ma di vere e proprie nuove versioni che incorporano l’energia e le evoluzioni sviluppate sul palco.

La genialata sta nel concept terapeutico, che per Dreijer non è solo una trovata artistica. I personaggi introdotti nei video di Radical Romantics si ritrovano in sessioni di terapia di gruppo guidate dalla terapista Ebba – un riflesso diretto dell’esperienza personale dell’artista con ansia, attacchi di panico e un lungo percorso di autoesplorazione. “La terapia è stata una parte importante della mia pratica”, ha dichiarato Dreijer, che dal 2018 usa pubblicamente i pronomi they/them e si identifica come “nonbinary” e “gender-fluid queer person”.

Il percorso di Dreijer verso l’autenticità è stato lungo e complesso: sette anni senza salire su un palco e cinque senza volare a causa dei disturbi d’ansia, prima di poter tornare a esibirsi con Plunge nel 2018. “Se hai avuto paura delle cose per la maggior parte della tua vita, è una pratica continua continuare a fare cose anche se ti spaventano”, hanno spiegato.

Dall’Ospedale al Palco: Un Percorso di Guarigione

Il contesto personale dietro questo album rende il concept ancora più potente. Karin Dreijer ha vissuto un 2024 particolarmente difficile: ad agosto, in pieno tour “There’s No Place I’d Rather Be”, è stata ricoverata per una grave polmonite batterica che l’ha tenuta in ospedale per sette giorni con ossigeno e antibiotici endovenosi. “Non riuscivo a ossigenarmi”, ha scritto sui social, costringendola a cancellare le date finali del tour.

Non è stata la prima volta che problemi di salute hanno interrotto i suoi piani: nel 2018 aveva già dovuto cancellare tour per l’escalation dell’ansia e degli attacchi di panico, e nel 2023 aveva fatto lo stesso per “prendersi cura di se stessa e ripristinare la salute”. Con una diagnosi di ADHD ricevuta nel 2018 (“Una delle cose migliori che potessi fare”) e un lungo percorso terapeutico alle spalle, Dreijer ha trasformato la vulnerabilità in arte.

“Se hai avuto paura delle cose per la maggior parte della tua vita, è una pratica continua continuare a fare cose anche se ti spaventano”, ha spiegato l’artista. E infatti, le sessioni di terapia dell’album diventano metafora di questo processo di guarigione e crescita personale.

I Singoli: Terapia Sonora in Due Atti

“I’m Not Done (Therapy Session)”

Rilasciato il 10 giugno 2025, questo primo estratto riprende uno dei brani più amati dal debutto del 2009. La rielaborazione è sorprendente: la traccia ora presenta “un beat club-ready” che trasforma completamente l’esperienza d’ascolto rispetto all’originale. Nel video diretto da Martin Falck, collaboratore storico del progetto, vediamo i vari personaggi – il Casanova in abito bianco di Fever Ray, Romance (wannabe-womanizer), Main (clockwatcher), Snusis (witchy) e Demona Lisa (axe-wielding bombshell) – confrontarsi con la terapista Ebba.

La performance di Andie Pirata Stendin nei panni di Ebba è magistrale, con la sua “Human Improvement Diploma” e il “Mindset and Performance Boosting certificate” che diventano parodia e serietà allo stesso tempo.

“Now’s The Only Time I Know (Therapy Session)”

Il secondo estratto continua la narrativa terapeutica, presentando una versione che raccoglie dove il primo video si era interrotto. Anche questo brano del 2009 viene trasformato mantenendo però l’essenza emotiva dell’originale. La sessione prende “una svolta a sinistra” con la terapista Ebba che si scalda con il viscido Romance, mentre Demona Lisa sogghigna alla telecamera e Snusis ha un crollo emotivo in bagno.

L’Arte della Reinvenzione

Quello che colpisce di più è come Dreijer riesca a rendere questo progetto necessario piuttosto che nostalgico. “È stato il momento migliore, interpretare il romanticismo con queste persone”, ha dichiarato l’artista, e si sente tutta la sincerità di questa affermazione nelle rielaborazioni.

Le 14 tracce dell’album si dividono tra “Therapy Sessions” e “Radical Romantics Sessions”, mescolando sapientemente brani dalle tre ere creative di Fever Ray. La scaletta include sia le rielaborazioni “terapeutiche” di classici del 2009 che versioni aggiornate di brani più recenti.

Un Universo Creativo in Espansione

L’accompagnamento di una fanzine progettata da Fever Ray e Martin Falck che “approfondisce il processo creativo dietro la realizzazione dell’universo Radical Romantics” dimostra l’attenzione di Dreijer per ogni aspetto della visione artistica. La pubblicazione includerà “schizzi iniziali e gli errori e le prove che hanno dato forma ai personaggi iconici visti sul palco, nelle fotografie e nei video musicali”.

Come ha dichiarato Falck: “Creare i personaggi per l’era Radical Romantics è stato un vero lavoro d’amore. Portarli in vita, vederli sperimentare amore, crepacuore, morte e persino essere licenziati, è stata una gioia assoluta”.

Arte e Vulnerabilità: Il Coraggio di Mostrarsi

The Year of the Radical Romantics” si preannuncia come qualcosa di molto più profondo di un album di rielaborazioni. È il documento sonoro di un percorso di guarigione e trasformazione personale. Dreijer dimostra ancora una volta di essere un’artista visionaria, capace di trasformare il dolore personale e la vulnerabilità in arte universale e significativa.

I due singoli già disponibili dimostrano un approccio maturo non solo alla reinterpretazione musicale, ma alla vita stessa: il concept terapeutico, lungi dall’essere grottesco o superficiale, si rivela profondamente autentico e necessario. È l’arte che nasce dall’esperienza vissuta, dalla paura superata, dalla malattia attraversata.

Se Radical Romantics ci aveva fatto innamorare dei personaggi, queste rielaborazioni ci mostrano la loro – e la nostra – umanità. In un’epoca in cui parlare di salute mentale e identità di genere è ancora complesso, Dreijer trasforma la terapia in spettacolo, l’ansia in danza, l’esplorazione di sé in musica. Un atto di coraggio artistico e personale che va ben oltre l’intrattenimento, offrendo rappresentazione e conforto a chi si riconosce in questo percorso di autenticità.

Voto: 8.5/10

“The Year of the Radical Romantics” sarà disponibile dal 25 luglio 2025 in edizione limitata vinile 2LP con poster A2 pieghevole. La finestra di preordine si chiude il 22 agosto, con spedizioni previste per dicembre.

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