La Radio e la Realtà Aumentata

La Radio ha intrapreso una sfida culturale che la porterà, nel giro di pochi anni, a cambiare pelle.
Una mutazione solo esteriore forse, che potrà ridare forza alla sua essenza più profonda.
Dovrà però contrastare le spinte conservatrici che la tengono ancora legata ai modelli dei decenni passati, solo così ritroverà la sua funzione nei gusti degli ascoltatori.
La Realtà Aumentata cambierà La Radio.
Da che si è cominciato a parlare di “Realtà Aumentata“, la stessa si è mano mano impossessata di settori sempre più ampi e con la diffusione sulla rete, anche per utilizzi non esattamente scientifici.
Cos’è la Realtà Aumentata dal punto di vista tecnico è abbastanza semplice da spiegare: è l’arricchimento della realtà con animazioni e contenuti digitali che ne “aumentano” la conoscenza. Un sesto senso da tenere sempre a portata di mano. È una Realtà Virtuale capovolta, in pratica e non vanno affatto confuse.
L’installazione londinese della Pepsy è solo uno dei tanti esempi (evoluti) di Realtà Aumentata. Più semplici e alla portata quelli che si stanno affermando grazie ai nostri smartphone, visitando ad esempio, un museo potendo disporre di una serie di contenuti extra su quello che stiamo ammirando.
La Radio e il suo Futuro
La Radio, di per sé è già una Realtà Aumentata, lo è sempre stata, potendo azionarsi al “senso espressivo” con il semplice “click” dell’accensione.
Lo era già negli anni ’90, con i (miei) primi esperimenti di de-strutturazione sia pur ancora con il legame alla linearità cui l’ascoltatore, poteva usufruirne.
È tempo di cambiare
La Radio è già Realtà Aumenta, lo è grazie allo sviluppo sempre più impetuoso di Internet e l’affermarsi dello smartphone. Lo è in quanto parte di un sistema economico che va andando a strutturasi nella sua “versione 4.0“.
Il problema vero della Radio, è che è diventata strumento di Realtà Virtuale e oggi come oggi, ne è completamente pervasa, inconsapevole dentro la sua Matrice.
Insomma, ad un certo punto del suo cammino, ha smarrito la strada nella ricerca spasmodica della visibilità a tutti i costi e per tutti.
Non tutto è da buttare
Portare la Radio nel suo futuro non significa cancellare tutto ciò che sin qui è stato fatto. Non tutto è da buttare.
È ovvio che la trasformazione della Radio, passa attraverso ad una rivoluzione culturale della Radio stessa. La Realtà Aumentata va applicata in senso “concettuale” anzitutto, visto che dal punto di vista tecnico, degli strumenti, tutto è disponibile.
La multimedialità con la sua infrastruttura della cosiddetta “multipiattaforma” è superata dal mercato che chiede contenuti non copertura.
Contenuti interessanti per chi ne usufruisce e di grande qualità.
Siamo entrati in una fase tutta nuova che va interpretata secondo le regole della “TransMedialità” rimettendo al centro i contenuti arricchiti dalla Realtà Aumentata.
Pillola Rossa e vieni con me a scoprire quanto è profonda la Tana del Bianconiglio.
Indietro non si torna.