RETORICA RADIO
Reading Time: 2 minutes

Retorica Radiofonica

Rileggendo la Delibera dell’AGCOM con le prescrizioni al TER, il Tavolo degli Editori Radiofonici, mi si rafforzano alcune delle tesi portate alla discussione in questi anni, nate da analisi ed esperienze personali.

Le ripropongo in forma retorica:

Perché la Rai ha “aperto il fuoco” sul TER usando come chiave “l’autopromozione all’ascolto” che esortava il pubblico a rispondere a numeri sconosciuti quando lei stessa lo ha utilizzato?

Perché la RAI insiste nel voler un nuovo soggetto diverso dal TER anziché, come prescritto dall’AGCOM, partecipare alla trasformazione dello stesso in JIC e come, del resto, era già Audiradio liquidato nel 2011?

Perché la RAI insiste nell’adozione del “Meter” elettronico e dove sembra escludere un sistema ibrido?

Cosa ci fanno ancora le Radio Locali (tutte) dentro un sistema di rilevazione degli ascolti che le esclude da ricevere un vero vantaggio economico. Non sono in grado di creare la propria indagine di ascolto separata dalle reti nazionali e dalle cd. “Super Station” trovano il proprio equilibrio anche nel set della “Total Media Audience”?

Molte delle conferme alle mie tesi, così come credo anche a quelle di alcuni di voi, sono scritte in questa Delibera.
E sia pur la Retorica non serve a dare risposte definitive, così come le tesi, molta della verità si cela in quelle righe:

Come riportato nel report Radio Audience Measurement di EGTA (Association of television and radio sales houses) , le tecnologie di rilevazione passiva (tramite appositi meter) hanno nell’ultimo decennio visto notevoli progressi e uno sviluppo di svariati dispositivi elettronici con caratteristiche differenti. In particolare, i dispositivi elettronici di misurazione (meter) dell’audio utilizzano due tecnologie principali per registrare il contenuto a cui sono esposti: corrispondenza audio (audio-matching) e watermarking.

Ogni sistema di misurazione ha specifiche caratteristiche che richiedono un compromesso per trovare la soluzione che meglio si adatta a un particolare mercato. Le metodologie tradizionali (es. Day-After Recall e diari di ascolto) sono più economiche da implementare e mantenere rispetto ai sistemi elettronici, consentono campioni di grandi dimensioni e sono in grado di fornire dati robusti su mercati frammentati che presentano un gran numero di stazioni radio più piccole.

La misurazione elettronica offre vantaggi rispetto alle metodologie che richiedono agli intervistati di ricordare o registrare attivamente ciò che hanno ascoltato, poiché sono in grado di fornire dati estremamente accurati minuto per minuto con un ritardo minimo dopo l’ora della trasmissione e forniscono metriche in modo simile alla televisione e ai media online. Tuttavia, la misurazione elettronica può presentare dei limiti, quanto meno in termini di costi, ove confrontata ai diari o alle interviste telefoniche: ciò significa che le dimensioni del campione tendono ad essere relativamente piccole, e questo rappresenta una sfida per un’accurata rilevazione dell’audience per le stazioni radio più piccole e locali. Per questo motivo, Paesi come la Norvegia, Svezia e gli Stati Uniti mantengono la metodologia attiva (dichiarativa) per misurare rispettivamente le stazioni locali e le più piccole aree di mercato.